Mèlodie Around the Word
Prima
tappa- Lecce
Agosto 2014
La
prima tappa di Mèlodie Around the Word parte dalla Puglia ed in
particolare da Lecce e dall'agenzia Nous.
La
blogger parigina, attualmente residente a Porto, è una specialista
di Musica antica occidentale ed è da sempre interessata allo studio
della trasmissione delle musiche tradizionali.
Per
approfondire la sua ricerca intraprenderà un viaggio di due anni in
giro per il mondo.
Ogni
mese una nuova tappa, passando da: Italia, Bulgaria, Iran,
Uzbekistan, India, Indonesia, Australia, Cambogia, Cina, Giappone,
USA, Messico, Colombia, Brasile, Argentina, Cile, Sud Africa,
Mozambico, Etiopia, São Tomé, Burkina Faso, Algeria, Israele,
Islanda, dall'agosto 2014 fino a luglio 2016.
How
does the transmission take place? How does a musical content evolve?
Should traditions evolve within their epochs or keep their original
essence? What does authenticity means, and how is it seen in
different cultures?
Mèlodie la prima tappa del tuo
viaggio è la Puglia, il Salento nello specifico.
Che idea te ne sei fatta?
Prima di partire o
adesso?
Entrambe
Il Salento è la
regione di cui tutti gli italiani mi hanno parlato, italiani di tutte
le regioni mi hanno sempre detto che è bellissimo; poi mi piace la
danza, il ballo e qualcuno mi ha detto:- sai che li c'è la notte
della Taranta?, io non sapevo
cosa fosse, ma solo il nome già mi attraeva molto, allora ho detto
andrò li, questo
prima dell'idea del viaggio.
Quando ho avuto l'idea di partire, mi sono detta perché non iniziare
dal Salento per l'Europa, da un punto lontano, particolare?
Le tue
aspettative sono state deluse o sei contenta?
Io sono proprio contenta, questo paese è bellissimo, la natura è
bella, il mare è splendido.
Sei
specializzata in musica antica, conosci benissimo la musica barocca;
in una città che è l'emblema del barocco, come ti ci senti? Come è
stato per te affrontare la città?
Io ci sto benissimo infatti, sento affinità fisiche.
Secondo te il
barocco influisce sul carattere degli abitanti?
Si, può essere, c'è questa pietra bianca, di un bianco non tanto
freddo ma forte e poi tutte le fioriture che si fanno a partire da
questo bianco.
Il bianco è un colore di cui sembra difficile fare qualcosa, invece
i leccesi hanno reso questo colore vivo.
Pizzica,
barocco, estrema povertà, estrema ricchezza, non so se tu lo hai
visto da un punto di vista sociologico, ma gli estremi convivono.
Si, ma è quella la forza di questa regione, ci sono estremi
totalmente opposti che convivono senza creare tensioni,
semplicemente, ma allo stesso tempo mantenendo intatta la loro forza.
Secondo te anche
nella musica popolare, la musica barocca ha portato la sua influenza?
I ritmi che ho studiato qui, sono ritmi che ho già studiato,
soprattutto nella musica iberica e anche medievale.
Per dire, ho comprato un tamburello vicino Napoli, da un costruttore
che suona la Tammurriata , però sono anche i tamburi che usiamo per
studiare la musica medievale in Catalogna, proprio gli stessi
strumenti.
Questi sono legami che sussistono in tutto il mondo.
Mi chiedevo, per
te la Puglia nel contesto italiano dove si colloca e dove si colloca
l'Italia in Europa.
E'
una buona domanda. Anche geograficamente è un po' in periferia, io
sono arrivata e ho capito subito di essere nel sud, del mondo e
dell'Italia, per il modo di essere, di non preoccuparsi, di dire
arriverà, forse, buttata
li tranquilli.
Non c'entra niente con quello che puoi vedere a Parigi o a Milano e
con questa fretta, secondo me anche i temi importanti sono molto più
profondi, sull'essere, sulle questioni personali, non tanto sul
sembrare.
Quindi meno
apparenza?
Si, io penso di si, anche con i suoi paradossi.
L'ultima domanda
che volevo farti è se hai una meta particolarmente attesa o un
incontro che ti rende trepidante.
L'Iran sarà per me sicuramente un incontro molto forte, un salto
musicale ma anche culturale. Non so se lo sarà veramente ma così lo
immagino.
L'altro paese che non vedo l'ora di vedere è il Messico, perché ho
già tanta affinità con i messicani.
Anche perché
tua sorella lo ha studiato a lungo, per cui è un paese che conosci
bene.
Esatto, lo conosco bene, ci sono solo due paesi nel mio viaggio che
ho già visitato, uno è il Messico e l'altro la Cambogia, nell'uno
viveva mia sorella biologica, nell'altro vive la mia sorella
acquisita (cambogiana di origine, in affido alla famiglia di Mélodie
a 17 anni).
E quindi il Messico sarà a Luglio, esattamente al centro del mio
viaggio, verrà tutta la mia famiglia, per festeggiare mia nipote,
quindi sarà un momento di gioia.
Festeggerete il
passaggio di tua nipote dall'infanzia all'adolescenza, per cui ci
sarà la festa successiva a quello che è stato il corrispettivo del
battesimo.
Si, mia sorella andò li per studiare, nacque mia nipote e le fecero
il battesimo, adesso deve fare la festa per i quindici anni, la festa
più importante per una donna.
Ero ancora
curiosa di sapere qual'è l'incontro più atteso per quel che
riguarda i musicisti.
In India mi fermerò un mese dalla stessa persona per cantare.
E' una cantante di musica carnatica.
Penso anche questa sarà un'esperienza molto forte.
Anche perché tu
hai iniziato a cantare da poco e lei ti introdurrà un modo
completamente diverso da quello dell'Europa.
Si sarà un'esperienza completa credo.
Il nome della
cantante?
Bhuvana Subramanian
Cambiando discorso, secondo te è vero che gli italiani parlano sempre di cibo?
Cambiando discorso, secondo te è vero che gli italiani parlano sempre di cibo?
Si, ed è giusto!
E i francesi?
Non so, forse ne parlano, ma non quanto gli italiani!
La cosa bella degli italiani è che si siedono a tavola davanti a
tanto cibo e cominciano a parlare di cibo.
Hai visto quante
varianti ci sono su una ricetta? Nessuno ha la stessa, ognuno ha la
sua, anche dello stesso piatto.
Ho
avuto un' esperienza a riguardo con un coinquilino siciliano. Un
giorno di martedì mi ha detto:- domenica ti faccio la
lasagna, da li è stato un
inferno, al telefono con la zia, la madre, la nonna, la sorella, lo
zio.
E alla fine ha
fatto il suo potpourri.
Si,
e una diceva :- non ascoltare tua zia che non sa farla, e
l'altra:- non ascoltare tua madre
etc...lui non ha vissuto per cinque giorni!
Però era buona.
Grazie Mèlodie e buon viaggio.
Grazie Mèlodie e buon viaggio.
Qui
nella foto, Mèlodie con Valeria Girau- direttore
artistico di NOUS
e la piccola Lucrezia.
e la piccola Lucrezia.
Potete
seguire Mèlodie su:
o
su:
Non
perdetela!
SECONDA INTERVISTA A MELODIE A TEMA PRETTAMENTE MUSICALE
SECONDA INTERVISTA A MELODIE A TEMA PRETTAMENTE MUSICALE
Mèlodie
Mèlodie, dove inizia il tuo viaggio
in realtà ?
In realtà ho
sempre amato viaggiare, è una cosa che è dentro di me. Viaggio
molto soprattutto in Europa; poi ho fatto qualche progetto qualche
anno fa nei paesi del Caucaso e ho capito che potevo legare la mia
attività di musicista al viaggio e da lì ho avuto l'idea di fare
viaggi più lunghi.
Qualche hanno fa
ho fatto un lavoro per un master sulle musiche tradizionali e da lì
ho iniziato a pensarci più seriamente. La decisione l'ho presa sei
mesi fa ed è stata la cosa più difficile del viaggio. Partire è
lasciare tutto quel che ho, anche se adesso mi rendo conto che
probabilmente non lascio le cose completamente, però non è stato
facile, nel momento in cui dovevo decidere.
Poi però, a quanto ho capito, ad un
certo punto hai dato la spinta e lo hai fatto, sei partita e basta.
Esatto. E' una
cosa che altrimenti anche con l'età che avanzava non avrei più
fatto, per cui ho pensato: o lo faccio adesso, che ho appena
finito di studiare, o non lo faccio più.
Poi sono partita.
Era il primo di agosto (2014), due settimane fa.
Lo spunto è stato piuttosto
immediato a quanto ho capito.
In realtà appena
sono partita ed ero sull'aereo per andare a Roma è venuto tutto
naturale.
Secondo te, la globalizzazione sta
influenzando la tradizione musicale? Che cosa significa tradizione
musicale nell'era della globalizzazione?
Io penso che
questo viaggio sia fortemente carico di senso perché avviene adesso
che la globalizzazione è estremamente estesa soprattutto a livello
culturale e quindi anche musicale; per me, avendo studiato musica
antica, sono molto importanti i temperamenti delle intonazioni
vocali, è importante sapere se gli intervalli sono uguali o se c'è
qualche particolarità in base alle regioni.
Tutti i semitoni
sono uguali nella musica occidentale, questi temperamenti in musica
antica non ce li sogniamo perché in Europa non si faceva fino a
duecento anni fa ed è quello di cui parlo tra le altre cose nel mio
lavoro a Basilea, cioè mi chiedo come mai questo temperamento ha
avuto un successo così forte e adesso si suona dappertutto.
Il fatto di avere
due temperamenti uguali fa perdere tanta personalità e
particolarità.
Per cui c'è omologazione, non
differenziazione. Unificazione non come linguaggio comune.
No, ma come
semplificazione del linguaggio, che arriva ad una lingua comune che
però perde tanto della sua forza, già nello scegliere di suonare
con strumenti temperati.
Per cui in partenza si è già
frenati, poi con la spinta della globalizzazione si perde del tutto
peculiarità.
Si ed anche a
livello di strumenti, non si suonano più quelli acustici, si suonano
quelli elettronici ed ecco l'inquinamento del suono.
Si ed anche l'inquinamento globale,
quello acustico, come abbiamo potuto sentire l'altro giorno qui in
piazza (piazza Sant'Oronzo Lecce).
Si, infatti,
questo d'altra parte rende tutti i prodotti più commercializzabili,
assomigliano di più l'uno all'altro ed è più facile capire questa
musica per uno che per esempio vive in Cina.
Uno che vive in Cina può
convincersi di capire quella musica anche se non è la sua, in realtà
non c'è nulla da capire, è leggibile perché non c'è nulla da
leggere.
A volte sembra una questione di
pigrizia.
Si, un
livellamento verso il basso, a me piacciono gli esperimenti di fusion
musicale quando si arricchiscono l'un l'altro, se invece cerchiamo
l'unico linguaggio comune rimangono due note.
E tanta noia penso.
E poche note, il
linguaggio universale infatti è così povero che funziona per tutti.
Dato lo spunto iniziale mi chiedevo,
musica antica e popolare francese, quali caratteristiche hanno,
faccele conoscere meglio.
La musica popolare
francese la conosco poco, sono nata in città.
Non è diffusa anche in città come
da noi attualmente?
Non ha la forza
della terra, delle radici che ti portano ad un senso di identità
molto forte.
E la musica antica invece?
Io ho scelto la
musica antica perché appunto il modo di suonarla, il linguaggio,
rassomigliano di più a quelle dell'epoca in cui sono state scritte e
questo permette di tornare in un contesto acustico d'origine e quindi
io vedo che suonare musica antica o storicamente informata, come si
chiama, fa sì che si suoni solo musica contemporanea.
Quando stiamo
facendo musica di un altro tempo, in un contesto ben preciso e con i
suoi strumenti, secondo me stiamo facendo musica contemporanea.
La mettiamo nel
suo contesto per farla diventare una cosa nuova, quest' intervallo
improbabile, questa nota acuta...
Penso che con questa musica anche
l'improvvisazione sia maggiore, la possibilità di variazione.
Si, si, la musica
antica è molto più viva di quella popolare,perché la partitura ci
dice molto di meno e quindi dobbiamo inventarci più cose.
Ti faccio una domanda frivola, in
viaggio cosa porti sempre con te?
Mi porto il
fagotto che occupa un po' di spazio, la macchina fotografica, ho un
registratore, un tre piedi.
Attrezzatura tecnica.
Attrezzatura
tecnica avanzata.
Io non ho mai
avuto nemmeno una macchinetta fotografica, per me avere questa
fotocamera con questa grande lente è una cosa nuova.
E poi non c'è più
spazio per tutto il resto.
Mi porto tanti
foulard, perché quelli servono per tutto, lenzuola, asciugamani, li
metto sugli occhi quando c'è il sole per dormire, cuscini, vestito.
Multifunzione e leggero.
Esatto.Mi piace
l'idea dell' oggetto multifunzione.
Ed è molto francese devo dire.
Ah si?
Foulard!
Ah si, l'eleganza.
C'è un suono in particolare che ti
fa pensare a questa città o alla sua gente?
E' da qualche
giorno che sono qui, e mi sveglio la mattina e sento il suono della
pizzica, con tutti questi tamburi.
Sul serio? Per strada o nella tua
memoria uditiva?
Nella mia memoria,
devo dire che tutta la notte sento i tamburi.
Anche perché ieri sei stata alla
notte della taranta.
Anche l'altro ieri
e l'altro giorno.
Una curiosità, in base alla tua
esperienza musicale, ci sono due stili che mescolati insieme, possono
dar vita al connubio perfetto?
Ho iniziato un
progetto che mi piacerebbe continuare, avevo invitato un gruppo di
musica armena a suonare con un gruppo di musica barocca, la
mescolanza è uscita benissimo, anche lì, i temperamenti mesotonici
andavano veramente bene ed anche i timbri degli strumenti, anche se
secondo me più avanti non dovrei rifarlo con un gruppo di musica
barocca, ma con uno di musica medievale.
Da li ho iniziato
a studiare musica medievale, ma sono agli inizi, vedremo quando
torno.
Mi chiedevo da un punto di vista
puramente sociologico, nella musica popolare del mondo quali temi si
ripetono?
Anche qui andrebbe
fatta una distinzione tra la musica popolare precedente e quella
attuale.
Nella precedente
si parla di vita quotidiana e l'amore è un tema universale.
C'è un detto che
dice :-più se ne parla e meno se ne fa.
Oddio speriamo
di no!
E già!
Grazie a Mèlodie
Grazie a Mèlodie
Potete seguire Mèlodie su:
o su:
Non perdetela!
Valeria Girau- valeriagirau.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento